“La
parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire
dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere
sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo” scriveva Guy de Maupassant.
Un
monito tanto attuale che a distanza di 15 mesi dalla sua proclamazione a primo
cittadino le “carte”, ovvero gli atti amministrativi approvati dall’attuale
amministrazione, scritte nero su bianco hanno messo a nudo l’anima non solo di
un sindaco, ma di un’intera maggioranza.
L’atteggiamento
assunto, in tutti questi mesi, dai consiglieri di maggioranza nel voler a tutti
i costi essere autosufficienti, ma soprattutto autoreferenziali, ha espresso il
proprio “capolavoro” nella sessione di bilancio 2012.
Ma
andiamo con ordine… Intanto partiamo dal fatto che questo bilancio non avendo
tenuto conto degli emendamenti, ritenuti “improponibili e strumentali, con il
solo obiettivo di ostacolare l’azione amministrativa del Sindaco Zappalà”,
presentati dall’opposizione, viene approvato dai soli consiglieri del PD.
Ma
cosa contiene questo bilancio? Partendo dal presupposto che un bilancio degno
di tal nome deve, oggi, svilupparsi su due
direttrici tanto di moda … il “fiscal compact” e la “spending review”,
questa maggioranza e questo sindaco hanno ritenuto sacrosanto sposare la scelta
di tagliare i fondi per la Mensa
scolastica; il Trasporto scolastico degli studenti fuori sede; la manutenzione
del Verde Pubblico; la
Manutenzione e la Segnaletica Stradale;
la Protezione Civile;
la Raccolta
dei Rifiuti; l’Artigianato; l’Agricoltura; la Promozione Turistica:
il Commercio; l’Assistenza ai Minori a Rischio, alle Persone Svantaggiate, alle
Ragazze Madri; all’Assistenza Economica; al Museo e alle Attività Culturali,
Alla Consulta Giovanile.
Una manovra, capite bene, che impedirà alla città di
Ramacca investimenti ed un’opportunità
di sviluppo economico, sociale, turistico e culturale. In sintesi in questo
bilancio il fiscal compact significherà solo più tasse per i cittadini di
Ramacca e la spending review vorrà solo dire meno servizi o di pessima qualità.
Sono apparse, infine, ridicole le dichiarazioni d’intenti riguardo alla vicenda
dei precari, quando poi di fatto sono state soppresse, le somme destinate agli articolisti
e soprattutto agli LSU.
Un “de profundis” senza appello che ne ha decretato la
loro morte al 31 dicembre 2012.
Siamo convinti che a vera conoscenza dei
problemi del cittadino, l'affidabilità nelle scelte, serie e realizzabili, un
reale orientamento alla concertazione e alla pari dignità valgono più di
un'auto-celebrazione, che può, sì, far parlare di sé, ma crea aspettative
che non si è in grado, poi, di
soddisfare. E questo, purtroppo, sta capitando a Ramacca.
È sul campo, cioè
nella mente e nei bisogni dei cittadini, che le qualità di un sindaco e di
un’amministrazione vengono fuori. E noi fino ad ora queste qualità non le
abbiamo ancora viste. E’ di fronte ad un sistema complesso e complicato, come
la città di Ramacca, che un sindaco conquista posizioni di fiducia e
credibilità da parte della propria comunità. E noi finora abbiamo solo sentito
parlare di soldi che mancano. Tutto ciò ci induce a pensare che con l’attuale gestione
che continua a non voler tener conto di tutti i protagonisti in campo sarà
impossibile invertire le sorti di una città che, ogni giorno di più, vede
impoverirsi di servizi fino all’inverosimile.
TRATTO DA "LE TERMOPILI" DI SETTEMBRE-OTTOBRE 2012
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