mercoledì 8 dicembre 2010

Il 10 dicembre Alemanno a Catania

Venerdì 10 dicembre alle ore 17,30 allo Yachting Club di Catania (viale Artale Alagona) il sindaco di Roma Gianni Alemanno e il vice presidente della Camera Maurizio Lupi, coordinati dal presidente Provinciale del Pdl Basilio Catanoso, terranno un incontro dal tema: “Idee e principi dell’Italia del bipolarismo”.
Parteciperanno i parlamentari e i dirigenti etnei del Pdl.

domenica 5 dicembre 2010

SCORDIA. Gianluca Cosentino eletto presidente della Consulta Giovanile


Si è svolta martedì 23 novembre l’elezione degli organi della Consulta Giovanile Comunale di Scordia. I 21 delegati presenti all’assemblea hanno decretato l’elezione a Presidente di Gianluca Cosentino (espressione di “Giovane Italia”) e a vicepresidente di Alessio Contarino (che fa riferimento a “Gioventù Siciliana”). E’ stata inoltre nominata segretaria Alessandra Contarino.
“Un ringraziamento particolare – ha commentato Cosentino - al dirigente provinciale di Giovane Italia Giordano Sottosanti e a Giuseppe Matteo Amentache da anni si battono in favore dell'apertura delle consulte giovanili nel Calatino e senza dei quali sarebbe stato impossibile organizzare questo largo fronte di consenso che va dalle associazioni politiche a quelle socio-culturali e ricreative. Grazie anche all'Assessore alle politiche giovanili Rocco Todaro per la corretta e imparziale gestione della seduta e ai Consiglieri Comunali Silvio Caldiero e Giuseppe Calandra per la loro collaborazione”.
Soddisfazione per l'elezione di Cosentino è stata espressa anche dall'On. Salvo Pogliese e dal presidente regionale di Giovane Italia Stephen Distefano.

venerdì 19 novembre 2010

Le mie proposte alla Consulta Giovanile di RAMACCA (Catania)


Da qualche mese esiste a Ramacca uno strumento potenzialmente straordinario a disposizione dei giovani ramacchesi: laConsulta Giovanile! Voluta fortemente dal Sindaco e dall’allora Assessore alle Politiche Giovanili, e coordinata da Salvo Maggiore.
Un mezzo rivoluzionario perché, pensate un pò, da in mano alla gioventù ramacchese la possibilità di poter proporre e determinare gli interventi amministrativi rivolti ai giovani. Sono cioè direttamente i giovani a dettare a politici e amministratori le linee guida delle politiche giovanili ramacchesi. Insomma, la miglior forma di democrazia diretta (sulla quale invito a riflette anche gli amici di sinistra).

Nelle ultime sedute, personalmente ho presentato ben 5 progetti che ritengo utili ed importanti sotto diversi aspetti.

1) OCCUPAZIONE GIOVANILE. Redigere un “Piano di individuazione di spazi pubblici per l’installazione di chioschi da affidare ai giovani per attività commerciali, artigianali e/o di promozione culturale e sociale”,  al fine di incentivare l’occupazione giovanile e riqualificare alcune aree nel Comune di Ramacca.
Le attività che verrebbero svolte in questi chioschi sono: vendita di prodotti alimentari; vendita souvenir, gadget e prodotti artigianali autoprodotti; vendita di fiori; punti vendita giornali; attività di promozione sociale, culturale o sportiva.


2) COMUNITÀ GIOVANILI. Redigere un piano per l’istituzione, nel Comune di Ramacca, di centri di aggregazione denominati “Comunità Giovanili” allo scopo di promuovere e sviluppare una sana aggregazione giovanile. Ricordando che è in discussione in Parlamento un Disegno di Legge (DDL Meloni) specifico sulla istituzione delle Comunità Giovanili.
La Comunità Giovanile, non è altro che un centro giovanile AUTOGESTITO che attraverso laboratori musicali, teatrali e cinematografici, attività sportive, offre un modello di aggregazione partecipativo e non imposto, anche per prevenire il formarsi di fenomeni di degrado sociale e morale, favorire la diffusione tra le giovani generazioni di una cultura della legalità e del rispetto.


3) WEB RADIO LOCALE. Al fine di rendere Ramacca al passo con la modernità, di incentivare la creatività e la cultura e di esportare in tutto il mondo notizie sul nostro paese, tentando così di creare anche un importante e poco costoso collegamento con i tantiramacchesi emigrati al nord o all’estero.
Sono definite “Web Radio” tutte le radio che trasmettono unicamente via web. Gli utenti possono direttamente ascoltarla on-line gratuitamente e senza scaricare nulla sul proprio pc.


4) RACCOLTA LINGUETTE LATTINE.Promuovere la raccolta di linguette di lattine per aiutare il popolo Karen, vittima del regime militare in Birmania (o “Myanmar”).
Ogni Kg di linguette servirà per creare unaprotesi in alluminio per i bambini mutilati, in quanto le bombe birmane ne generano ogni anno migliaia.
I punti di raccolta dovranno essere istituiti presso scuole, uffici pubblici, locali, ecc.

5) VIAGGIO DELLA MEMORIA. “1° Viaggio nella civiltà Istriana” (Trieste, Foiba di Basovizza, Fiume, Pola)  da proporre all’Istituto superiore “Scuderi” come gita d’istruzione per i loro studenti per l’anno scolastico 2010/2011 o in alternativa come visita culturale organizzata dal Comune per premiare i migliori lavori di un concorso per elaborati sul tema della tragedia delle Foibe, realizzabili con qualsiasi mezzo espressivo (multimediali, grafico-pittoriche, drammatizzazioni, letterarie, cinematografiche o di ricerca).
Il progetto focalizza la memoria come elemento essenziale per contrastare fenomeni di intolleranza, xenofobia e di fanatismo ideologico, ricordando che la storia è parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo.


 Spesso ci si lamenta che in questo paese “non c’è niente” o che la politica non si interessa mai dei giovani. Adesso invece abbiamo in mano un importante strumento. Io ho elencato i miei primi progetti, altri si stanno occupando di proporre feste, serate musicali, cineforum, ecc…
Ma la Consulta ha bisogno anche dei tuoi consigli e delle tue proposte. Cosa aspetti?


lunedì 1 novembre 2010

Vota per il simbolo della Giovane Italia

Perché l'ala tricolore?
Nell'arte araldica il significato delle ali è semplice: è la volontà di raggiungere alte vette. Per noi è volersi elevare al di sopra del quotidiano, della superficie piatta di un'esistenza priva di tensioni verticali- Volere volare. Simbolo oltre che di spiritualità anche di libertà, le ali rappresentano la nostra voglia di avventura in una società che ci vorrebbe incatenati a terra, rinchiusi dentro vite di ferro che scorrono tutte uguali, aspettando la morte del sole piuttosto che l'alba del nuovo giorno. La singola ala ci ricorda che non siamo soli. Che per volare bisogna essere in compagnia. Qualcuno ha detto che la felicità esiste solo se è condivisa, altrimenti è poco più di un sogno. Un manifesto politico. L'ala tricolore ci ricorda l'appartenenza a una patria nazionale. Un passato glorioso, un destino condiviso con altri, un plebiscito da rinnovare ogni giorno.
Cos'è un simbolo? Il segno che racconta una comunità, un progetto, un ideale. È un'ala tricolore.

Appello per Liu Xiaobo

Liu Xiaobo è un ex-professore universitario di filosofia a Pechino. La sua vita è stata contraddistinta dalla battaglia in difesa della libertà di stampa, chiedendo la liberazione di giornalisti e dissidenti imprigionati, pubblicando su internet e a mezzo stampa saggi sul potere dei media in Cina e sull'onnipotente partito comunista.
In un articolo per Reporters sans frontières, nel marzo 2004, Liu ha scritto: "I media elettronici in Cina e all'estero aiutano a superare la censura imposta dal Partito comunista cinese (…) In questo gioco di divieti, risposte e ulteriori divieti, lo spazio della gente per il diritto di espressione è in crescita millimetro dopo millimetro. Più la gente avanza, più le autorità diventano repressive. Non è lontana l'epoca in cui la frontiera della censura potrà essere abbattuta e la gente domanderà pubblicamente la libertà di espressione."
Le battaglie condotte hanno però in realtà avuto solo un effetto contrario, cioè la perdita della sua libertà. La sua persecuzione inizia nel 1989, col primo arresto per aver difeso pubblicamente il movimento democratico degli studenti; nel 2004 gli vengono staccate le connessioni ad internet e le linee telefoniche; nel 2008 viene nuovamente arrestato e condannato definitivamente nel giorno di Natale del 2009 a undici anni di reclusione con l'accusa di sovversione rispetto allo Stato.
Liu Xia, invece non è una sovversiva, né una giornalista, né una scrittrice.
La sua unica colpa è amare un ribelle. La sua unica colpa è essere la moglie di Liu Xiaobo dopo l'assegnazione del premio Nobel a suo marito, è agli arresti domiciliari.
La polizia l'ha confinata nel suo appartamento, controlla gli accessi e respinge qualsiasi visita alla donna, addirittura quella di una delegazione dell'Unione Europea. I motivi del divieto non sono stati riferiti dalla polizia, che ha semplicemente utilizzato una misura preventiva per evitare che la donna parlasse con i giornalisti. L'ultimo messaggio della donna è stato trasmesso sul famoso sito web "twitter", nel quale Liu Xia ha raccontato l'incontro con suo marito in carcere, la rivelazione sull'assegnazione del premio Nobel, le lacrime e la scelta di dedicare quel premio ai martiri di piazza Tienanmen, studenti uccisi nel 1989 con l'unica accusa di aver voluto manifestare reclamando democrazia.
La Giovane Italia e la Onlus Laogai Research Foundation Italia lanciano quindi un appello a tutti coloro che credono nell'importanza della vita, della libertà e della civiltà. La Cina non può continuare la sua scia di terrore e censura!
Chiediamo quindi a tutti voi di sottoscrivere questo appello per la liberazione di Liu Xiaobo e Liu Xia, eroi dei nostri giorni, che vivono sacrifici e persecuzione, ma che continuano con il loro esempio a dare testimonianza dell'esistenza di una Cina diversa, una Cina che vuole cambiare.
La petizione sarà inviata a Hu Jintao, presidente della Repubblica Popolare Cinese e a Franco Frattini, Ministro degli Esteri.

Salviamo Pomigliano

Salviamo Pomigliano è la campagna in merito alla crisi delle trattative sul futuro dello stabilimento di produzione Giovanbattista Vico di Pomigliano D'Arco (Na), in atto in questi giorni tra sindacati e Fiat. Condanniamo con forza la politica dei veti incrociati dei sindacati che sta rendendo seriamente concreto il rischio di trasferimento della produzione all'estero, con conseguente perdita per la popolazione locale di posti di lavoro e ricchezza. Siamo per un maggior senso di responsabilità sociale della Fiat che veda al contempo una fattiva ed operosa partecipazione dei lavoratori. Crediamo che alcune sigle sindacali, arroccandosi su posizioni ormai incomprensibili alla maggioranza delle parti in causa, non stiano rendendo un buon servizio ai propri iscritti: Salvare Pomigliano è una priorità nazionale.

giovedì 19 agosto 2010

ATREJU 2010 - Dritto al cuore!

Dritto al cuore di chi crede! È il grido di battaglia di Atreju 2010, Festa nazionale della Giovane Italia.

Nata nell’alveo della destra giovanile nel 1997, Atreju non è più solo il protagonista de “La Storia Infinita” di Michael Ende, scelto dagli organizzatori per incarnare l’esempio di un giovane impegnato nel confronto quotidiano contro le forze del "Nulla", contro un nemico che logora la fantasia della gioventù, ne consuma le energie, lo spoglia di valori ed ideali, sino ad appiattirne l’esistenza. Atreju è ormai anche il consueto appuntamento di fine estate che segna l’inizio della stagione politica italiana.

Dall’8 al 12 settembre, per cinque giorni si succederanno dibattiti, mostre, spettacoli, provocazioni, giochi e suggestioni, concerti, piscina, campeggio, all’interno di un villaggio eco-compatibile di 5mila metri quadri, costruito all’ombra del Colosseo, monumento simbolo dell’identità italiana. “Mille sogni, una sola Italia” è infatti il secondo messaggio che giunge dai manifesti che annunciano Atreju 2010, con un evidente richiamo al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia che si celebrerà nei mesi successivi. Come sempre, il programma integrale sarà svelato gli ultimi giorni di agosto. Ma alcuni eventi possiamo anticiparli.

Mercoledì 8 settembre ad aprire i battenti della Festa sarà il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Accompagnato sul palco dal Ministro della Gioventù, GIORGIA MELONI, il Cavaliere si confronterà con i ragazzi e le ragazze della Giovane Italia, per fare un bilancio dell’anno passato, ma soprattutto per tracciare le linee guida della nuova stagione politica.

Nel corso della sessione straordinaria della Summer School di Gaetano Quagliariello si discuterà della figura di Bettino Craxi. Parteciperanno Stefania Craxi, Renato Brunetta, Fabio Rampelli e Augusto Minzolini. Tratteranno di giovani e lavoro: Maurizio Sacconi, Piero Ichino, Renata Polverini ed Enrico Letta. Lo stesso giorno Roberto Maroni, Maurizio Gasparri, Andrea Riccardi e Rosy Bindi si sfideranno invece sui temi legati a immigrazione e solidarietà.

Spazio anche alla riforma universitaria
. Ne discuteranno: Mariastella Gelmini, Beppe Fioroni, Pigi Battista e Stefano Zecchi. Inoltre si parlerà di giovani e lotta alla mafia con Angelino Alfano e Alfredo Mantovano.

Sabato mattina, alla presenza del Presidente del Senato, Renato Schifani e del Presidente del Comitato ufficiale per le celebrazioni del 150esimo, Giuliano Amato, si racconterà dei ragazzi che fecero l’Italia. Interverranno: Ignazio La Russa, Marco Pizzo e Marcello Veneziani.

Nel pomeriggio, Nichi Vendola e Stefania Prestigiacomo si confronteranno sull’energia del futuro e la difesa del presente. Gianni Alemanno, Raffele Fitto, Pasquale Viespoli, Enrico la Loggia e Filippo Penati, si sfideranno invece sulla questione del federalismo e dell’unità nazionale.

Nel corso della Festa, non mancheranno poi i confronti diretti della Giovane Italia, come quelli con Mons. Rino Fisichella e Giulio Tremonti, oltre alla partecipazione di ministri come Franco Frattini, Mara Carfagna, Michela Brambilla e Andrea Ronchi.

Ma gli appuntamenti descritti finora, sono solo alcuni del ricco palinsesto di Atreju 2010. Fedeli alla linea: nessun simbolo di partito, né tanto meno discriminazioni o preclusioni di sorta. Insomma, come recitava uno slogan ben riuscito: Atreju è una festa di parte, non di partito.

Restano da svelare altri dibattiti, le mostre, i libri che presenteremo e soprattutto i quattro destinatari del premio Atreju.

Non resta che ricordare a tutti i numeri da chiamare per partecipare ad Atreju.
 
Per info o adesioni da Catania e provincia:  
GIORDANO SOTTOSANTI (329 7799302)

Info Prenotazioni Roma: 
06 – 5021775

SITO UFFICIALE: 
www.atreju.tv


Ci vediamo presto... 

mercoledì 21 luglio 2010

PAOLO VIVE!


Tornato da Palermo stanco, sporco, ma soddisfatto. Pur con alcuni veli di amarezza nel cuore.
Grazie a tutti quelli che sono venuti, a Giorgia Meloni per la solita disponibilità, a Lorenzo e Martina per le canzoni intonate insieme al ritorno e a chi da Roma ha trovato il tempo per esprimermi parole di conforto convincendomi definitivamente a partecipare anche quest'anno...nonostante tutto. 
Ma grazie, soprattutto, a Paolo Borsellino: vero grande EROE!


sabato 3 luglio 2010

Basta etichette: da movimento giovanile a Spazio Libero!

La storica sezione di Azione Giovani di Via Giusti trasloca e si trasferisce in Piazza Umberto. Il nostro movimento giovanile coglie l’occasione per rinnovarsi ed aprire uno spazio nuovo, più grande e più adeguato ad ospitare le attività sindacali, culturali, politiche, ludiche e meta-politiche in cantiere. Tra pochi giorni, una volta concluso il trasloco, inizieremo le attività della nuova Azione Giovani. Terremo tutti aggiornati delle quotidiane evoluzioni tra mobili da spostare, tubi da sistemare, pulizie, voglia di crescere e lottare…

Ma non solo, anzi il punto fondamentale è un altro: vogliamo mettere da parte le etichette, pur senza rinnegare le nostre radici e i nostri ideali, trasformando la nuova sede in qualcosa di diverso. Qualcosa di ispirato (magari in piccolo, almeno per ora) ai Centri Sociali “non conformi” o alle nascenti “Comunità Giovanili” del Ministro Giorgia Meloni. Insomma un vero e proprio “Spazio Libero”, non solo politico o di partito, aperto a tutti.
Ogni aiuto, ogni consulenza ed ogni sostegno saranno graditi, per costruire assieme un sogno che da tempo abbiamo nel cassetto.
Perché noi siamo una comunità umana che non vuole più essere autoreferenziale, ma che vuole sempre più aprirsi, dialogare e confrontarsi, rispettosamente, con tutti aldilà delle “sigle” o delle “etichette ideologiche”. Le Comunità sono tali in virtù del legame che esiste tra le persone che le compongono. E’ evidente che quel legame va anche oltre quattro mura e sebbene sia emotivamente difficile lasciare le stanze di tante battaglie e iniziative in Via Giusti, è assolutamente fantastico provare il brivido di una nuova avventura fatta di nuovi progetti e di nuove grandi ambizioni. Serviva quel salto di qualità che da tempo sognavamo e che in tutti questi anni era sempre rimasto indefinito: adesso siamo pronti!

L’obiettivo è quello di raddoppiare letteralmente gli spazi, passando da una sede ormai fatiscente ad un luogo che possa diventare realmente il punto d’incontro di quelle avanguardie giovanili che abbiamo la voglia di rappresentare. Un luogo nel quale sia possibile svolgere regolarmente e senza sotterfugi le nostre attività di organizzazione di eventi (feste e conferenze, di riunioni e mobilitazioni), libreria non conforme, aula studio e punto web, laboratorio artistico, sportello universitario e sociale di aiuto al cittadino, di segreteria politica e ufficio di consulenza gratuito, di volontariato e di vita militante. Un luogo che non solo Azione Giovani, ma tutte le associazioni cittadine o tutti i giovani ramacchesi (senza distinzioni) possono considerare a loro disposizione (GRATUITAMENTE) per riunirsi, passare una giornata con amici, organizzare eventi, studiare, giocare, leggere, collegarsi ad internet, fare o ascoltare musica, ecc...

Invitiamo tutti i giovani ramacchesi, aldilà delle proprie idee politiche o apolitiche, a mobilitarsi insieme a noi. Perché solo così potremo realizzare questo sogno…questa rivoluzione sociale e culturale! Per questo accoglieremo a braccia aperte chiunque volesse collaborare per la realizzazione di questo progetto.
Vogliamo creare qualcosa di nuovo: smuovere le coscienze dei giovani e dei meno giovani. Vogliamo eliminare i preconcetti e gli odi, abbattere il muro delle contrapposizioni ideologiche per aprire una fase nuova di RIVOLTA GENERAZIONALE! Vogliamo poter creare qualcosa di buono anche con chi è diverso da noi o la pensa diversamente da come la pensiamo noi! Insomma: “NE’ ROSSI, NE’ NERI…MA LIBERI PENSIERI”!

RAMACCA. Nominato l’Arts & Cultural Director


Fin dal suo insediamento, nel giugno del 2006, il Sindaco Gianni Antonio Malgioglio è sempre stato convinto che una costante e puntuale informazione nei confronti dei cittadini fosse non solo utile ma indispensabile ad una amministrazione vicina ai cittadini, ai propri bisogni e alle proprie aspirazioni. Una convinzione che oggi trova attuazione e conferma. A tale scopo essendo necessario individuare una persona, la più adatta ad assolvere il compito di coadiuvare il Sindaco in tutte le materie attribuite alla sua specifica competenza nel campo artistico e culturale e nei rapporti con la stampa, è stata chiesta all’Assessore Taddeo Sottosanti (Pubblica Istruzione, Cultura, Servizi informatici e Politiche Giovanili) la disponibilità a ricoprire questo prestigioso ed affascinante incarico. La possibilità di poter lavorare per assicurare, attraverso gli strumenti della comunicazione sociale, un adeguato livello alla promozione dell'immagine della Città di Ramacca, sotto il profilo turistico e della veicolazione di una identità attrattiva ed attraente che potesse indurre la scelta di Ramacca per investimenti ed iniziative imprenditoriali presenti e future, lo ha convinto a tal punto da indurlo a rinunciare, seppur a malincuore, alla carica assessoriale per accettare una nuova sfida, difficile ma entusiasmante. Un lavoro da svolgere all'interno di ambiti di importanza privilegiata: quali i grandi eventi di cultura e spettacolo (Sagra del Carciofo, Estate Ramacchese, Carnevale etc.), attività editoriali, iniziative e manifestazioni nei quartieri e nella frazione di Libertinia. Assicurare un adeguato livello di comunicazione ed informazione multimediale, rappresentando le stesse uno strumento fondamentale per favorire l'accesso e la partecipazione dei cittadini alla vita civile e democratica fin dalle prime forme di organizzazione locale, provinciale e regionale sarà -come dichiarato dal neo Arts & Cultural Director- un percorso rivoluzionario. Tanto, anche avuto conto che, in alcuni segmenti della popolazione (adolescenti, giovani e giovanissimi), tali forme di comunicazione ed informazione sono giunte addirittura a soppiantare gli altri strumenti di comunicazione tradizionali come la radio, la televisione o la carta stampata”.

Rialzati Ramacca!

Finalmente Ramacca sta uscendo dal tunnel del dissesto finanziario dichiarato nel 2005. Grazie al lavoro incessante di un sindaco “formica” che mollichina dopo mollichina ha risanato, in tempi record, ciò che aveva ereditato da qualcun altro in decenni di sprechi e di cattiva gestione della cosa pubblica. Dal 2011 il Comune di Ramacca potrà finalmente tornare ad operare (e a spendere) come un paese “normale”, oltre che a poter richiedere e ottenere più facilmente finanziamenti. Solo questo meriterebbe già la riconferma di questo Sindaco, visto che il 2011 è proprio l’anno in cui si torna a votare. Anche perché, superata la prima fase (risanamento del bilancio), sta già cominciando a guardare a quella successiva: rendere Ramacca un paese all’avanguardia! Con determinazione sindacale è stato conferito incarico al responsabile della IV Area Gestione Territorio, geometra Angelo Lanzafame, per le progettazioni preliminari, definitive e esecutive per l’attuazione della programmazione comunitaria ed è proprio in questa ottica che sono già pronti vari e rivoluzionari progetti stilati dall’ufficio tecnico da lui diretto.
ELENCO PROGETTI
Programmazione Fonti Strutturali 2007/ 2013
Questa Amministrazione ha presentato le schede previste nei bandi pubblici     raggiungendo ottimi risultati.
Sviluppo Urbano Sostenibile:
1)   Recupero urbano e trasformazione del novecentesco acquedotto comunale (detto Casotto) a Museo Tematico. Importo di progetto  €. 1.828.000,00; 
2)   Recupero urbano dell’area destinata all’ex macello comunale mediante la demolizione dei fabbricati esistenti e la realizzazione di una nuova struttura da destinare a Centro Culturale polivalente e Laboratorio Musicale. Importo di progetto €. 2.497.000,00;
3)    Riqualificazione funzionale di area pubblica degradata mediante la realizzazione di un Impianto Sportivo Polifunzionale all’Interno del Parco Wagner. Importo di progetto €. 1.370.000,00;
4)    Sistemazione Idrogeologica ed Opere di Consolidamento del Centro Abitato. Importo di progetto €. 1.140.000,00;
5)    Lavori di recupero ed Adeguamento Funzionale del Campo Sportivo di Viale Libertà con l’Adozione di Sistemi di Efficienza Energetica Attiva e Passiva con Sistemi Bioclimatici. Importo di progetto €. 1.498.889,75
Linee di Programma Rurale - Primo Imboschimento di Superficie non Agricola:
Imboschimento dei Terreni siti in C.da Capezzana. Importo di progetto € 362.868,00.
Il progetto è stato inserito nel piano finanziario. Presto avremo il finanziamento: per la Provincia di Catania risulta un solo progetto presentato, quello del Comune di Ramacca.
Realizzazione di asili nido comunali:
Intervento di Ristrutturazione dell’Edificio esistente all’Interno dell’Istituto Comprensivo “G. Verga” Piano Terra- Plesso “D”.
Importo di progetto €. 530.578,44.
Il progetto è stato inserito nel piano finanziario, presto avremo il finanziamento.

venerdì 2 luglio 2010

Lo strappo dei giovani del Pdl

Dopo la condanna a sette anni di carcere del co-fondatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri, una nota della "Giovane Italia" Siciliana (ex Azione Giovani) firmata da uno dei coordinatori regionali, il palermitano Mauro Lamantia, apre una polemica all'interno del Pdl. I ragazzi e le ragazze di Azione Giovani, storicamente abituati ad essere un movimento giovanile pensante e non un "dipartimento" del partito politico di riferimento, sono come sempre decisi: "Oggi più che mai sentiamo l'esigenza di avviare una profonda riflessione all'interno del partito dopo questa condanna che rimane gravissima soprattutto per un uomo impegnato in politica. Non ci uniremo al solito coro di solidarietà già tristemente visto negli anni scorsi per i politici condannati. Il nostro movimento giovanile non può rimanere in silenzio davanti a fatti che minano la credibilità di un intero partito".
Per essere ancora più chiari, secondo i giovani siciliani va subito accolta la proposta del ministro Giorgia Meloni "sulla introduzione nello statuto del Pdl di una norma che preveda il no alla ricandidatura vita natural durante e l'espulsione per chi è stato condannato in via definitiva per corruzione e mafia".
 Da Azione Universitaria, altra organizzazione giovanile ex An, arriva un nuovo affondo: "Mentre Dell'Utri continua a definire un eroe il mafioso Vittorio Mangano, noi affermiamo con orgoglio che gli eroi dei giovani siciliani sono persone come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino".
Parole che scatenano l'irata reazione di Costanza Castello, coordinatrice dei club giovanili del Pdl-Sicilia: "Siamo letteralmente allibiti per l'uscita quanto meno impropria dei sedicenti giovani del Pdl siciliano. Noi che rappresentiamo la parte evidentemente liberale e garantista ne prendiamo nettamente le distanze". Per la Castello quelli di Giovani Italia Sicilia sono solo "arrogantelli cercatori di gloria, votati al protagonismo". 
Parole quest'ultime che lasciano allibiti e a cui Azione Giovani-Giovane Italia, che da anni organizza  un'imponente manifestazione nazionale a Palermo per commemorare l'anniversario della strage di Via D'Amelio, risponde lanciando un "Appello a tutte le comunità militanti di Giovane Italia: Il 19 luglio tutti a Palermo per dimostrare chi sono i veri eroi!"

Questo il testo della nota:
"Sono ore difficili per la nostra comunità umana e politica. Ore in cui sono messi in discussione i nostri valori fondanti. Quei valori che hanno spinto tutti noi ad entrare nelle più sperdute e sporche sezioni di ogni angolo d’Italia. Sezioni che però erano rese belle e uniche dai quadri appesi alle pareti. Tra questi è sempre spiccato, dopo le stragi del ’92, quello di Paolo Borsellino. Un palermitano che dopo avere militato da ragazzo nella Giovane Italia e nel Fuan entrò in magistratura per cercare di cambiare la sua città. Per la sua coerenza, il suo coraggio ed il suo amore incondizionato per la sua terra fu ammazzato, lasciato solo anche da quello Stato che ha sempre sostenuto e difeso.
Le parole del senatore Dell’Utri sul mafioso Mangano sono forse più gravi della stessa condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. Non è la prima volta che afferma “Mangano è il mio eroe”. Speravamo che quella frase fosse frutto di una intervista-trappola o di un momento di poca lucidità. Ma ripetere quel concetto a pochi minuti dalla condanna suona quasi come un “manifesto” politico – culturale. Parole che sono incompatibili con qualsiasi partito costituzionale.
Chi non sa nulla della nostra storia e della nostra visione del mondo può pensare che il nostro intervento sia frutto di “puro protagonismo e arrivismo”. Ma noi non potevamo rimanere in silenzio, avremmo tradito quell’uomo baffuto che venne alla festa del Fronte della Gioventù di Siracusa nel 1990. Il suo insegnamento, da allora, viene consegnato ad ogni generazione di militanti.
In queste ore la rabbia e lo sdegno attraversa tutte le nostre comunità, da nord a sud. A destare inquietudine sono anche i comunicati allucinanti di certi dirigenti della Giovane Italia (provenienti da Forza Italia) che scambiano valori condivisi quali il garantismo con l’impunità, rimanendo in un silenzio ambiguo sulla frase su Mangano.
C’è un solo modo per rispondere alle dichiarazioni folli di Dell’Utri ed ai comunicati vergognosi in sua difesa: PARTECIPARE IN MASSA ALLA FIACCOLATA DEL 19 LUGLIO A PALERMO. Nel giorno dell’anniversario della strage di Via D’Amelio abbiamo la possibilità di ribadire chi sono i nostri eroi e soprattutto riportare dentro il partito le nostre tematiche sulla questione morale, che nulla hanno a che vedere con il giustizialismo di Di Pietro e Travaglio. È il quindicesimo anno che organizziamo la Fiaccolata per Borsellino, ormai diventata manifestazione condivisa dall’intera cittadinanza. So che Palermo è distante per molti, ma va fatto un sacrificio in nome di quei valori che oggi qualcuno mette in discussione.
Il 19 luglio scendiamo in piazza. Per la nostra storia, per le nostre idee e soprattutto per l’ex iscritto palermitano della Giovane e del Fuan di nome Paolo Borsellino!"

mercoledì 30 giugno 2010

RAMACCA. La maggioranza approva Conto Consuntivo


Il Consiglio comunale di Ramacca, nel corso della seduta di ieri sera (29/06/2010), ha approvato a maggioranza il conto consuntivo 2009.  


L’opposizione incurante dell’importanza della seduta consigliare (la mancata approvazione del conto consuntivo avrebbe comportato il commissariamento dello stesso con gravissime conseguenze per fornitori e servizi) ha disertato l’aula.


Sull’argomento, i consiglieri comunali maggioranza sono stati invece concordi nel ritenere che, il consuntivo traccia la fotografia di una sana politica di programmazione della cosa pubblica e di una “politica da formichina” che ha permesso di uscire da un dissesto finanziario e di pensare a poter investire in opere pubbliche, tenuto conto di un momento storico in cui la logica di un federalismo fiscale in cui gli enti locali hanno sempre più competenze e ai comuni vengono, quindi, effettuati meno trasferimenti regionali e nazionali, con gravi difficoltà nel poter assicurare tutti i servizi necessari.  


Il Presidente del Consiglio dott. Andrea Gulizia ha presentato una proposta, votata all’unanimità dai presenti, per dar vita alla installazione di impianti fotovoltaici su tutti gli immobili di proprietà del Comune. Proposta, questa, che oltre ad avere un forte riscontro nella direzione della produzione di energia pulita, comporterà una interessante fonte di risparmio economico di risorse da reinvestire sul territorio. Infine un emendamento al Piano Triennale delle opere pubbliche, anch’esso votato all’unanimità, ha inserito la riqualificazione dell’area di Viale della Libertà, attraverso la riconversione del vecchio stadio comunale in centro sportivo polifunzionale.  


Il Sindaco Giannantonio Malgioglio si ritiene molto soddisfatto di questo risultato e “nonostante il dissesto che abbiamo trovato non appena insediati -ha dichiarato- ci siamo concentrati ed abbiamo diretto i nostri sforzi principali sul rispetto del patto di stabilità, riuscendoci. Ma pesa su di noi il forte taglio dei trasferimenti da parte del governo centrale. Abbiamo provato, riuscendoci in molti casi, a ridurre le spese. Ora tra i nostri impegni principali, presenti e futuri, figura la lotta all’evasione, in qualche caso totale, che potrà condurre a ragguardevoli entrate da poter investire a favore di  tutti i cittadini”.

sabato 26 giugno 2010

RAMACCA. Finanziati i lavori per un asilo comunale

Il Comune di Ramacca ha ottenuto un importante finanziamento. L'assessorato alla famiglia della regione siciliana, ha infatti emanato un decreto esecutivo per una spesa di 477mila euro inerente la costruzione di un asilo nido a Ramacca, fino ad oggi sprovvista di una scuola per la primissima infanzia. La nuova scuola verrà costruita con tecniche moderne, potrà ospiterà circa 40 bambini e sorgerà nel plesso dell'istituto comprensivo «Giovanni Verga» di Viale Libertà. Inoltre il progetto prevede l'individuazione di spazi esterni e di una cucina e sarà arredato con elementi ludici per la prima infanzia.  Il sindaco Gianni Antonio Malgiolgio ha espresso così la propria soddisfazione: «Ringrazio il personale e il responsabile dell'Utc, Angelo Lanzafame, per avere sostenuto questo importante progetto che tornerà utile sul piano sociale e beneficio dell'edilizia scolastica e grazie al quale finalmente doteremo il paese di un asilo nido che mai nessuno aveva considerato prioritario».

venerdì 25 giugno 2010

Alcune considerazioni sui generi musicali contemporanei

Il PUNK ROCK è un genere di musica rock diffusosi negli Stati Uniti a partire dalla seconda metà degli anni Settanta. Il termine punk in slang americano indica una persona inetta, arrogante, cattiva. Noto prevalentemente come fenomeno musicale, il punk nacque come espressione di radicale dissenso dall’establishment sociale e come reazione ai modelli musicali allora imperanti. Agli inizi i giovani punk intendevano dichiarare, con formule estreme, la propria totale estraneità nei confronti delle forme di organizzazione ed espressione della società a loro contemporanea. I Sex Pistols, con il loro aspetto anticonformista e provocatorio (creste di capelli dai colori improbabili, abiti neri e trasandati, piercing sul volto e sul corpo) e l’atteggiamento aggressivo (linguaggio molto libero, violenza sul palco, uso di droghe) richiamarono subito l’attenzione della stampa. Altri gruppi britannici di rilievo furono The Clash (eterni antagonisti dei Sex Pistols), i cui testi rivelavano un più marcato impegno sociale e politico, e i Damned, band di grande teatralità. Il punk si sviluppò ed ebbe successo anche in paesi europei. Particolarmente vivace in Germania, soprattutto nella Berlino divisa dal Muro. Nel febbraio 1979 Sid Vicious, bassista dei Sex Pistols, morì per un’overdose di eroina e di lì a poco il gruppo si sciolse. Nel frattempo, i Clash iniziarono a occuparsi sempre meno nei loro pezzi dei problemi sociali delle città britanniche (che pure erano stati il loro cavallo di battaglia nei primi album), maturando uno stile più “convenzionale” e “omologato” e altri gruppi si trasformavano in una caricatura della tendenza.

L’ HEAVY METAL è invece un genere musicale contemporaneo derivato dal rock. In inglese il termine significa "metallo pesante" e il metallo a cui si fa riferimento è quello delle corde delle chitarre elettriche il cui suono viene pesantemente amplificato e distorto. Il metallo contraddistingue anche l'abbigliamento dei musicisti e dei loro fans: fibbie, borchie, anelli, bracciali, crocefissi. Prodotto della cultura anglosassone, oggi il genere non ha un'area geografica privilegiata.

Invece l’ HIP HOP è un movimento culturale giovanile afroamericano formatosi alla fine degli anni 70 nelle comunità dei ghetti neri di New York, in particolare nel quartiere di South Bronx. La cultura hip-hop in particolare diede visibilità artistica ma anche sociale alla comunità nera dei ghetti delle metropoli americane determinandone una vera e propria rappresentatività politica, negata invece nei mass media ufficiali. Elemento fondante dell’Hip-Hop è la musica RAP. Ulteriore manifestazione del fenomeno hip-hop è la Aerosol Art (graffitismo): l'intervento sui muri della città, sui treni o autobus con scritte e decorazioni eseguite con bombolette spray si pone come espressione diretta di una creatività che si sottrae alle mediazioni imposte dalle forme artistiche tradizionali. L’autore di graffiti (writer) traccia la propria firma (tag) in maniera ripetuta nel segno di una delimitazione territoriale.
La cultura hip-hop enfatizza nuove alleanze all’interno di diversi gruppi (crews o posse), ma anche la crescita di antagonismo tra un gruppo e l’altro, esplicitata spesso in competizioni artistiche.
Nel corso degli anni ‘80 iniziò una fase di deterioramento in senso commerciale per via della “globalizzazione dell’evento” e la sua commercializzazione selvaggia. Molti esponenti dell’hip-hop si sono piegati al modello consumistico voluto dalla società dominante. Solo pochi hanno continuato la propria attività politica nel segno di una orgogliosa ideologia nazionalistica nera. Inoltre l’ingresso del rap nel sistema produttivo dello show business ebbe notevoli conseguenze sia economiche che estetiche: le innovazioni stilistiche apportate al comune background hip-hop provenivano ora anche dalle musiche bianche più commerciali.  Anche  i “riti” del rap sono riconducibili a modalità poetiche ed espressive tipiche delle tradizioni africane e afroamericane. Ad esempio ne fanno parte antiche competizioni basate sul confronto diretto degli sfidanti, (come racconta il film “8Mile”) tematiche come l’autocelebrazione e l’irriverenza nei confronti dell’avversario, per certi versi simili ad alcune tradizioni folcloriche europee come quella degli stornellatori italiani.
Nel segno di una consistente affermazione commerciale sono state le produzioni italiane degli Articolo 31 e di Jovanotti, capaci di creare efficaci e orecchiabili commistioni tra musica leggera e rap.
Il progressivo affermarsi del rap è stato accompagnato da numerose polemiche: la brutalità e la durezza dei temi trattati dai rappers sono stati visti come una gratuita e pericolosa istigazione alla violenza. L’escalation di violenza toccò il culmine con gli omicidi dei rappers Tupac Shakur e Notorious B.I.G., nel ‘96 e nel ‘97.
Nel corso del tempo sono stai approntati nuovi incontri tra generi musicali, che fondono ad esempio hard-rock e rap (come i Run-DMC) o che danno vita a sorte di “RAP-METAL” (Limp Bizkit). 

Il REGGAE è un genere musicale di origine giamaicana sviluppatosi nel corso degli anni 60, frutto del clima culturale, politico e religioso affermatosi nell’isola caraibica in quel periodo. Il termine reggae (che potrebbe derivare da ragged, “stracciato”, termine con cui si indicava un ritmo di ballo popolare giamaicano) apparve per la prima volta nel 1968. Diversi dialetti musicali contribuirono a creare il comune background della musica reggae: il mento, sostenuto dall’innovativa carica sensuale del R&B, determinò poi la nascita dello SKA, che godette di una notevole popolarità.
Col fenomeno dell’emigrazione interna verso le città prese piede il RASTAFARIANISMO, ispirato dal filosofo nazionalista Marcus Garvey. Il credo rastafariano unisce le rivendicazioni politiche del popolo giamaicano all’autodeterminazione e all’indipendenza dal colonialismo inglese, con una sorta di universalismo religioso che vede nel ricongiungimento con la '"madre Africa" un ritorno alla terra promessa. Su questo background ideologico e religioso si sviluppò la musica reggae, che divenne voce delle realtà rastafariane.
Dal punto di vista strutturale, il reggae ha rallentato la ritmicità ossessiva dello ska. La nuova musica venne subito adottata dai disk-jockey giamaicani. Fu però Bob Marley l'artista reggae più prolifico. Divenne una vera e propria icona della musica reggae e del credo rastafariano. Marley, come Peter Tosh e altri musicisti giamaicani, divenne attraverso il reggae il portavoce delle lotte per i diritti civili e per l'emancipazione del suo popolo.
Tra i rastafariani, tendenzialmente pacifisti, è diffusa la consuetudine di fumare cannabis.

Altro genere che analizziamo è la cosiddetta “MUSICA ALTERNATIVA”. Il patrimonio musicale definito "alternativo" fa riferimento ad un genere di canzoni e brani musicali scritti e interpretati non al fine di realizzare prodotti “finti”, "di mercato", bensì finalizzati ad esprimere, interpretare e condividere l'evoluzione ideologica, la polemica politica, i valori sociali e morali, la ricerca storica e, ovviamente, anche le emozioni, i sentimenti e i sogni dei giovani appartenenti alle aree sociali, culturali e politiche italiane, mantenute altrimenti in stato di isolamento. Questo movimento musicale ha connotazioni culturali e storiche molto particolari che lo rendono unico ed esclusivo. Non si è mai chiuso in se stesso e, pur essendo l'espressione di una cultura non conforme, di una gioventù antagonista, di un’ "alternativa" ai consueti strumenti della propaganda, proprio per la sua tenace ricerca poetica e per il costante adeguamento ai nuovi linguaggi musicali, è andato configurandosi come un importante strumento di mediazione culturale e politico, un "ponte" ideale tra un'élite di ribelli al conformismo e il circostante mondo giovanile soggetto alla omologazione delle mode e degli altri generi musicali.
La "musica alternativa" si distingue già per la sua divulgazione fuori dai canali commerciali: nessuna realizzazione dei gruppi o solisti italiani viene venduta nei circuiti commerciali dei negozi musicali; né  è stata pubblicizzata attraverso radio o televisioni. Ma sono diffuse e conosciute (da ormai più di due generazioni) solo attraverso lo strumento tipico delle culture clandestine: il "passaparola". In pieno secolo di comunicazione globale siamo pertanto di fronte a un enorme, quanto misconosciuto, fenomeno di espressione artistica antagonista, "alternativa" appunto, che rompe gli schemi dell’ipocrita comunicazione del sistema.
Inoltre pur nelle differenti fasi storiche e politiche del Paese e nonostante le sempre nuove e diverse forme musicali adottate, in esse si raccontano le avventure, le battaglie, le sofferenze ma anche le aspirazioni, i sogni ed i valori di oltre due generazioni di militanti; mentre è sempre costante il richiamo alla riscoperta dei valori tradizionali e di temi storici totalmente dimenticati o occultati dalla “cultura ufficiale", imposta dai telegiornali, dalle mode e dalla società contemporanea.
La "musica alternativa" nasce in un periodo, gli anni 70, di grande fermento culturale, in particolare per la destra, che viveva una fase di gravissima oppressione fisica e di forte riduzione degli spazi sociali e politici. Un periodo drammatico, segnato anche dalla morte di molti giovani militanti e passato alla storia come “Anni di Piombo”. In quegli anni nascono anche le radio libere che contribuiscono a diffondere queste canzoni e a renderle, a volte, persino popolari. E' il caso di "Trama nera" degli Amici del Vento che diventa una canzoncina canticchiata nelle scuole anche da chi non era certo di destra, al punto da vincere un premio come "brano più ascoltato" di un'emittente siciliana  di sinistra. Nello stesso periodo con il moltiplicarsi dei gruppi e dei cantautori, si avvia anche la produzione ufficiale di musicassette, 45 giri e LP, sempre però diffusi informalmente nel corso di concerti o di campi musicali e poi quasi sempre "duplicati" e passati di mano in mano in migliaia di esemplari. I "Campi Hobbit" (1977, 1978, 1980) rappresentano altrettante tappe di crescita del movimento musicale "alternativo" sempre in cerca di una migliore qualità musicale.
Negli anni 90 nuovi gruppi e nuove tendenze musicali arricchiscono il panorama della "musica alternativa". Anche alcuni gruppi  "storici" non disdegnano l'uso del rock, mentre i gruppi più giovani esprimono nuove sperimentazioni musicali spesso d'avanguardia, persino sorte di SKA. Da qui l'uso, da parte di alcuni gruppi di area (non solo italiani), della nuova definizione di "ROCK IDENTITARIO" (o Nazionalista) al posto dell'ormai vecchia "musica alternativa".
Tra le nuove aree musicali “alternative” emerse in quest'ultimo decennio, una citazione a parte merita la cosiddetta "musica Oi!", una sorta di “Punk (metal) Alternativo”. che spesso, ma non solo, espressione dei gruppi musicali che si rifanno al movimento degli Skinheads. Sia skin di destra che skin comunisti (Sharp, Redskin). Si tratta evidentemente, anche in questo caso, di prodotti eseguiti e diffusi fuori dai consueti canali commerciali, ma il circuito "skin" in ogni suo aspetto: produzione, distribuzione, concerti e pubblico, è completamente differente da quello "alternativo".
Ogni anno sono almeno una dozzina le nuove produzioni e centinaia i concerti organizzati. Inoltre l'evoluzione culturale nazionale  sta portando anche a qualche forma di riconoscimento ufficiale. In questo senso il punto di svolta è stato indubbiamente il "Concerto del Ventennale", organizzato a Monza nel 1997, per festeggiare i vent'anni di attività di due gruppi storici: gli "Amici del Vento" e la "Compagnia dell'Anello". Quel grande concerto ebbe, infatti, per la prima volta, il patrocinio degli Assessorati alla Cultura, della Regione e del Comune. Oltre questi 2 gruppi, possiamo citare per quanto riguarda la musica alternativa un pionieristico Lucio Battisti, i vari cantautori Marcello De Angelis, Massimo Morsello, Francesco Mancinelli, Gabriele Marconi, gli ZPM, I 270 bis; per quanto riguarda invece il Rock Identitario: gli Aurora e i 270 Bis, DDT (Dodicesima Dispostizione Transitoria), LPG (La Peggio Gioventù), SottoFasciaSemplice (SFS), Hobbit, ZetaZeroALfa (a volte con alcune tendenze Ska), InSeDiA (Innato senso di allergia – anche loro con tendenze stile Ska), mentre tra i ma ggiori gruppi “Oi!” troviamo i Civico 88, Dente di Lupo, Malnatt, Gesta Bellica, ADL 122, Intolleranza, Janus, InSeDiA (Innato senso di allegria – anche loro con tendenze stile Ska), LPG, Ultima Frontiera, Dente di Lupo, Legittima Offesa, Malnatt, Sumbu Brothers, e gli Hate for Breakfast (che addirittura fanno Hardcore).
Di recente sono anche nate delle Radio On-line di musica alternativa e cultura “non conforme”: RadioAzione e Radio Bandiera Nera.
In ascesa anche la pratica del graffittismo (dal motto "Muri puliti, Popoli muti").

CONCLUSIONI
Abbiamo visto che almeno originariamente ogni genere musicale nasce all’interno di una precisa realtà e come espressione della cultura che quella realtà rappresenta. Praticamente tutti i generi però, salvo la musica alternativa, nel corso del tempo si sono piegati alla commercializzazione, diventando “false” perché semplici prodotti studiati a tavolino per imporre tematiche sterili e senza storia, mode o stili di vita, anziché comunicare qualcosa di realmente proprio, di importante come quei disagi sociali che caratterizzavano e nobilitavano il senso di ogni genere quando essi erano nati. Perché proprio per questo sono nati ed esistono. Altrimenti la differenza tra essi diventerebbe soltanto una questione di velocità e di soldi.Se si ascolta la musica senza subire condizionamenti dalle strategie di marketing e dalle vendite, sarà veramente improbabile preferire musicisti che oggi scalano le classifiche “ufficiali”. I fans della musica commerciale diranno che dipende tutto dai gusti personali. Mi permetto di non essere d'accordo. C'e' un fattore assoluto che conferisce una forma di supremazia alla musica alternativa: se vai a dire ad un fan di Morsello che Morsello era commerciale, rischi la vita. Provate invece a dire a un musicista commerciale che la sua musica è alternativa e quello ne sarà lusingato (probabilmente senza capire manco che esiste un genere musicale alternativo al di fuori dei consueti canali commerciali). I fans possono fare acquisti ipnotizzati dai media e dalla pubblicità, ma spesso anche loro, implicitamente, riconosceranno la supremazia della musica alternativa. In gran parte, la storia della musica commerciale è ormai solo una storia dei produttori. Serve a fare “prodotti”, non a trasmettere sentimenti o disagi autentici! La “star” spesso non si limita nemmeno a scrivere la melodia o le parole. Il resto dipende da quanto le etichette discografiche sono disposte a investire, tra studio di registrazione e musicisti, e dalle qualità del produttore (che, tra l'altro, dipendono sempre da quanto si è disposti a pagare). Il musicista di oggi è (spessissimo) il produttore. Tutte le sofisticazioni e la complessità del suono che vengono usate in un album, dipendono in gran parte dal produttore e dal budget dell'etichetta discografica. Questo trasforma la musica da un superbo strumento di espressione artistica, culturale e sociale ad un qualcosa privo di sentimenti che può permettersi solo chi ha soldi, potere o raccomandazioni, indipendentemente dalle capacità. Conta essere “commercializzabili” non bravi.Personalmente poi, preferisco di gran lunga la “musica alternativa” perché è il frutto della NOSTRA cultura. Il regge ad esempio rispecchia una cultura, una religione, un modo di essere che non sono nostri, mentre Alternativa, Rock Identitario e Oi si. Il Rap, il Punk e gli altri, aldilà dell’orecchiabilità, nascono a loro volta,  dall’esperienza di marginalizzazione della comunità nera e dalla rivendicazione di un ruolo politico, sociale ed artistico da parte di essa. Perché, tra una canzone che parla della vita dei neri del Bronx (perché giustamente lì è nata) e una che invece parla della vita o della storia del nostro Paese, delle nostre tradizioni e della nostra cultura, dovremmo preferire la prima? Dobbiamo rispettare il rap o il reggae perché portavoci delle lotte per i diritti civili e per l'emancipazione dei propri popoli. Così come dobbiamo rispettare e possiamo anche sostenere la lotta di questi popoli! Ma il nostro malessere sociale nasce da tematiche diverse e quindi ha prodotto il proprio bagaglio musicale e culturale ed è a questo che noi dobbiamo fare riferimento...non certo a quello degli altri. Anzi al contrario, visto che per esempio reggae e capelli rasta per i giamaicani è pure una questione più profonda, addirittura quasi religiosa, trovo irrispettoso nei loro confronti, appropriarsi del loro stile... addirittura solo per moda!

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