venerdì 28 gennaio 2011

CATANIA. Presentato il "Comitato 10 Febbraio"

Il COMITATO 10 FEBBRAIO presenta le iniziative sulla giornata in memoria dei martiri delle Foibe e gli esuli di Fiume Istria e Dalmazia: Noi Ricordiamo! e Tu?

Si è tenuta Giorno 25 gennaio nella sala Coppola del comune di Catania la conferenza stampa di presentazione del comitato 10 febbraio,che nasce – qui a Catania come in tutta Italia – per creare una sinergia tra tutti coloro i quali intendano celebrare la Giornata del Ricordo, sensibilizzando le migliaia di italiani che pur non avendo letto questa storia sui loro libri di testo, sono consapevoli di come un popolo che dimentica i suoi martiri non possa considerarsi tale. Con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 il Parlamento italiano ha istituito il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo” al fine di riportare alla memoria il tragico destino di migliaia di italiani trucidati barbaramente dai partigiani comunisti di Tito e il dramma delle centinaia di migliaia di nostri connazionali costretti all’esodo da Istria, Fiume e Dalmazia.


Hanno partecipato le associazioni "Donne in Azione" , "Giovane Italia", "Trinacria" e "Movimento Studentesco Nazionale" promotrici insieme al comitato dell'iniziative sul territorio, università e istituti scolastici. 

"Fin quando non si avrà una memoria serena e condivisa ben presente nei libri di storia, continueremo come ogni anno a sensibilizzare tutti gli studenti e i cittadini per ciò che avvenne ,consapevoli che ciò è teso a rafforzare la nostra identità nazionale" afferma Giordano Sottosanti, referente comitato 10 febbraio per il Calatino . 

"La presenza oggi di tanti militanti e studenti per ricordare tale tragedia per troppi anni dimenticata dai libri di storia -afferma Andrea Mandarà, referente Comitato 10 Febbraio- dimostra come sempre l'impegno e la forte sensibilizzazione che da anni cresce tra i giovani catanesi. Per questo come ogni anno sarà organizzata la tradizionale fiaccolata giorno 10 Febbraio ore 18.00 che partirà da via etnea, angolo bar savia, al quale ci auguriamo una forte presenza delle istituzioni cittadine, associazioni e docenti affinché una simile tragedia non sia dimenticata, ma faccia parte del nostro patrimonio storico e culturale di una paese che sempre più rischia di perdere la sua identità"

"Insieme ai nostri movimenti radicati nei licei e negli istituti di Catania -affermano Francesco Valenti Giuseppe Marletta-  al fine di diffondere al meglio la conoscenza dei tragici eventi occorsi tra il ’43 e il ’45 sul confine orientale italiano, il ‘Comitato 10 Febbraio’ distribuirà dei fiocchi tricolori e organizzerà nei giorni prossimi una serie di iniziative in concomitanza del quinto anniversario del Giorno del Ricordo" 


COMITATO 10 FEBBRAIO CATANIA 
Coordinamento Provinciale

domenica 9 gennaio 2011

GIOVANE ITALIA AL FIANCO DI TORREGIANI!

In questi giorni, il no all'estradizione del pluriomicida Cesare Battisti ci costringe ad assistere all'ennesimo spettacolo di una giustizia fai-da-te. Abbiamo constatato con amarezza che agli occhi del presidente Lula hanno più credito le farneticazioni di un terrorista, rispetto alla giustizia reale, quella che spetta alle famiglie che hanno sofferto prima per la morte dei loro cari, poi per l'impunità dei carnefici, e oggi per la decisione di un presidente che sceglie come ultimo atto prima delle sue dimissioni, uno scempio nei confronti del nostro paese.

Il caso di Cesare Battisti, pluriomicida e condannato all'ergastolo in contumacia, non è l'unico, ma è uno di quei tanti casi che ha macchiato l'Italia di rosso, rosso come il sangue delle vittime, ma soprattutto rosso come la vergogna di una certa sinistra che ha provato a garantire impunità a pericolosi terroristi.

L'accorato appello di Torregiani, figlio del gioielliere ucciso nel 1979 ci coinvolge in prima persona e non può lasciare indifferente chi crede nell'affermazione della giustizia. Aderiremo quindi al comitato "Vittime di Battisti" perché siamo convinti che questa sia una battaglia di civiltà, una battaglia che chiede al nostro popolo di unirsi, perché si dimostri chiaramente che non siamo disposti a cedere su un tema cosi importante.

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"L'avvento dei giovani al potere contro lo spirito parlamentare, burocratico, accademico e pessimista...può dunque, e deve, osare temerariamente!"